Il 31 maggio dopo essermi ben documentato su internet intraprendo l’attività di latticizzazione dei copertoni della mia mountain bike. Senza entrare troppo nel dettaglio dell’attività (che magari descriverò bene in un altro post) si è trattato di trasformare dei normali copertoni in copertoni [W:tubeless] grazie all’aggiunta di un pò di [W:lattice] liquido per impermeabilizzare il copertone e per consentire l’autoriparazione in caso di foratura.
Da qualche tempo ormai la ruota posteriore aveva perso la sua impermeabilità perdendo pressione in una sola giornata (ruota completamente a terra). Stufo di dover gonfiare la gomma prima di ogni uscita (e non rabboccando il lattice all’interno della ruota per motivi di pigrizia) il 31 dicembre decido di levare il copertone per curiosare su cosa sia rimasto all’interno e per rimetterci dentro la classica camera d’aria.
L’operazione è durata mezzora! (solo per la ruota posteriore visto che quell’anteriore ancora tiene…). Il lattice aveva incollato tutto e fatto così tanta presa che per smontare il copertone ho dovuto utilizzare addirittura i cacciacopertoni di metallo facendo non poca fatica. Alla faccia di chi, con le ruote latticizzate, ha paura di stallonare! in compenso mi sono divertito a spellare la parte interna del copertone dove si era formata una resistentissima pellicola elastica formata da lattice essiccato.
Ora dovrei rivedere le mie convinzioni sul fatto di portare con me sempre anche una camera d’aria di scorta nel caso il lattice non dovesse essere in grado di tappare l’eventuale foro: c’ho messo tanto tempo a casa comodo comodo, con gli attrezzi di metallo…. quanto potrei metterci col freddo, sul cucuzzolo di una montagna o in mezzo al bosco? e in gara?